Elettrostimolatori fabbricati in Italia

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Elettrostimolazione

Cos’è l’elettrostimolazione?

 

Quando si svolge una qualunque attività fisica, la contrazione muscolare avviene grazie a degli impulsi elettrici che il cervello invia. Nel caso dell’elettrostimolazione  l’impulso volontario prodotto dal cervello viene sostituito da un impulso di corrente elettrica generato da un apparecchio denominato “elettrostimolatore muscolare”. In questo modo gli impulsi elettrici che provengono dall’elettrostimolatore raggiungono direttamente le placche motrici dei muscoli.

È quindi possibile lavorare sulla componente muscolare, sostituendo il normale lavoro volontario con una stimolazione ben localizzata, circoscritta ed assolutamente specifica.

Molti studiosi si sono applicati nello studio di questa scienza, da Galvani, Volta, Faraday, Weiss, Lapicque fino a Kots, precursore delle moderne teorie nel campo dell’elettrostimolazione. Il canadese Portman, i francesi Cometti e Poumarat, i polacchi Wit e Kopanski e gli italiani Anzil e Modotto sono tra i ricercatori attuali che più si applicano in questo campo.

Dagli studi di questi scienziati si è rilevato che non tutti i tipi di corrente sono idonei ad stimolare elettricamente un muscolo: gli effetti che si possono produrre sono molteplici e non sempre piacevoli. Tra questi troviamo la ionizzazione, la bruciatura dei tessuti, l’effetto termico e l’eccitazione delle cellule muscolari. Per ottenere quest’ultimo effetto, che è quello che ci interessa, è necessario rispettare alcuni parametri indiscutibili. Il tipo di onda migliore per l’elettrostimolazione è l’onda rettangolare bifasica simmetrica. perché fornisce un’assoluta sicurezza d’utilizzo, maggior comfort e la massima efficacia. L’onda rettangolare permette una carica massimale per un tempo determinato ed è meno fastidiosa di qualsiasi altro tipo di onda. Gli impulsi bidirezionali a media nulla non presentano effetti elettrolitici, sono sicuri e riconosciuti dal mondo scientifico come i più efficaci. Altri tipi di impulsi come quelli sinusoidali, le onde di Kotz o gli impulsi monofasici possono quindi originare dolore e bruciature dei tessuti. L’onda bifasica evita tutte queste tipologie di problemi.

Un’onda di questo tipo è composta da due impulsi elettrici di tempo Tp e Tn (uno positivo e uno negativo di uguale intensità e durata). La durata degli impulsi si misura in microsecondi (solitamente tra i 100 e 400 microsecondi), la loro frequenza in Hertz (tra 1 e 120 Hz), l’intensità in milli-Ampère. Ogni serie di impulsi origina una contrazione del muscolo che a livello macroscopico può durare da pochi decimi di secondo a qualche minuto. In questo caso si parla di tempo di lavoro e tempo di riposo. I tempi di lavoro e di riposo, le frequenze e le durate degli impulsi sono gli elementi che influenzano le caratteristiche ed i risultati dell’elettrostimolazione. Questi sono i parametri da tenere in considerazione per analizzare la correttezza e l’efficacia di un elettrostimolatore. La corrente che esce dall’elettrostimolatore raggiunge il corpo umano grazie a delle placche conduttive denominate “elettrodi”..

CONTROINDICAZIONI

Non deve utilizzare l’elettrostimolazione chi porta un pacemaker
Chi soffre di epilessia
A livello del ventre per le donne in stato di gravinza
In caso d’impianto di metallo, evitare di usarlo nella zona
Mai utilizzarlo sulla testa
Per i minori solo in caso di specifiche indiczioni da parte del medico

In caso di dubbi, consultare un medico.

NB: la migliore efficacia si raggiunge utilizzando la massima potenza fornita. Abbiamo lavorato molto (con successo) per aumentare il più possibile il confort dello stimolo elettrico per poter utilizzare l’apparecchio anche ad altissima intensità.